La
mia mente s’interroga sul senso dell’uomo. Su questi temi
occorre soltanto fare silenzio interrompendo anche lo scorrere delle
parole che, di fronte al mistero, sono inutile rumore.Dal
silenzioso nulla, secondo il testo biblico, Dio creò il cosmo:
un sistema in equilibrio, nel quale regnava l’armonia. Poi
plasmò l’uomo che, a immagine e somiglianza di Dio,
rimodellò il creato rendendolo un insieme di rumori, smog,
movimento caotico e disordine: quel “mondo civilizzato”
che sempre più schiaccia la natura. Ma se qualcuno si
ribellasse a tutto ciò?Un
uomo incapace di sopportare gli orrori della civiltà, che
sogna di allontanarsi dai suoi simili per immergersi nel silenzio, è
convito che esistano ancora frammenti di Eden che possono salvare il
genere umano. Si mette così alla ricerca di una terra vergine,
anteriore alla nascita di ogni cosa, dove la natura domini ancora
incontaminata. Il luogo ideale per una seconda genesi, in cui la mano
umana possa ripetere l’opera divina e tutto venga nuovamente
alla luce in sette giorni, restituito alla perfezione originale.In
questa sorprendente prova letteraria, Vittorino Andreoli ci fa
riscoprire l’avventura della creazione vista e interpretata
nella contemporaneità: una rinascita di ogni cosa che è
prima di tutto la rifondazione di noi stessi.
VITTORINO
ANDREOLI (Verona 1940) è uno dei nostri più
autorevoli psichiatri. Tra le sue opere più recenti pubblicate
in BUR: Dietro lo specchio (2005), L’uomo folle (2007), Tra
un’ora la follia (2008).
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